Il vetro continua a scalare posizioni nei gusti dei consumatori europei ed italiani. Secondo la ricerca InSites commissionata dalla European Container Glass Federation (FEVE) per la piattaforma dei consumatori Friends of Glass, oltre 8 europei su 10 considerano il vetro come miglior contenitore per conservare cibi e bevande, un incremento notevole rispetto a qualche anno fa. Le ragioni di questa scelta? L’elevata riciclabilità del vetro, la crescente consapevolezza del consumatore rispetto alle sue credenziali ambientali, le maggiori garanzie che offrono i contenitori in vetro per la sicurezza alimentare.
Il consumo di packaging in vetro
A orientare tre quarti dei consumatori europei (e l’85% di quelli italiani) è la sempre maggiore attenzione dei consumatori nelle loro scelte di acquisto alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, oggi riconosciuti come ancora più importanti per assicurare una ripresa green dopo l’emergenza Covid-19. In particolare, ad oggi è diffusa la convinzione che il vetro sia parte integrante di uno stile di vita sano, perché è completamente riciclabile, efficacemente riciclato in tutta Europa e sicuro una volta riciclato.
Tale apprezzamento si traduce anche in numeri: il vetro è stato l’unico materiale da imballaggio ad aver registrato, negli ultimi 3 anni, nei 13 paesi considerati dalla ricerca, una crescita media dell’8% (il 13% in Italia). Gli altri materiali da imballaggio hanno invece affrontato un calo tra il 24 e il 41%.
Le abitudini dei consumatori
La riciclabilità all’infinito è una caratteristica molto apprezzata dai consumatori, specie perché priva di rischio di rilascio di contaminanti, come invece accade con la plastica: secondo la ricerca, la salute e la conservazione del prodotto sono visti come un fattore decisivo negli acquisti di alimenti e bevande. Infatti, una persona su due utilizza proprio contenitori in vetro con grande soddisfazione: l’85% dei cittadini comunitari e il 91% degli italiani lo consiglia vivamente.
Dal punto di vista della sicurezza alimentare, il 53% degli intervistati europei lo sceglie perché ritiene sia il miglior materiale di confezionamento per i cibi. Gli italiani sono i più grandi consumatori di questo green packaging, subito dopo i francesi che si classificano con il 67%. Per le bevande invece il vetro è ritenuto il materiale da imballaggi più sicuro per il 73% degli intervistati. In particolare, in Italia, l’utilizzo di packaging come bottiglie e vasetti in vetro è superiore alla media europea, soprattutto per prodotti quali olio, aceto, vino, birra, salse e condimenti, frutta sciroppata e bibite.
Il vetro è per sempre
Il vetro ha anche il rischio più basso di interazione con il cibo: dal punto di vista macroscopico, questo materiale si comporta da inerte, ovvero fornisce una barriera di protezione naturale che garantisce di conservare al meglio il prodotto al suo interno (cibi e bevande). Inoltre, il vetro è uno dei pochi materiali di maggior uso comune che può essere riciclato al 100%: basti pensare che 9 bottiglie su 10 di quelle che noi vediamo quotidianamente sono riciclate.
Lo scenario dei prossimi anni prevede, per questo, un aumento di percentuale di riciclaggio fino al 75%, quindi di due terzi del totale, giustificato dalla forte ascesa di questa tendenza sostenibile. Insomma, un materiale più eco-friendly del vetro è davvero difficile da trovare e oggi gli europei possono contribuire attivamente a raggiungere un tasso di riciclo del 100%, gettando via le bottiglie di vetro nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata. Il vetro può essere infinitamente riciclato come parte di un’economia circolare positiva, all’interno di un ciclo chiuso.