Le macchine astucciatrici: la loro funzione
La macchina astucciatrice è uno strumento chiave in vari settori di attività, tra cui il farmaceutico, cosmetico, alimentare, chimico, e nell’imballaggio di vari tipi di prodotti; come tipologia di macchina, rientra nella famiglia delle formatrici-riempitrici-chiuditrici. Nello specifico, si tratta di un’integrazione di apparecchiature ad aria, elettriche e meccaniche, ad alta tecnologia e configurate su un computer che ne controlli, gestisca e regoli il funzionamento. A partire da fustellati stesi, la macchina astucciatrice realizza astucci di cartone, effettuandone anche il riempimento e la chiusura.
Ogni componente dell’astucciatrice compie dei movimenti specificamente progettati per produrre determinate funzioni, come: formare cartoni, sformare cartoni di spazi vuoti affinché stiano dritti, introdurre un prodotto in un certo spazio, realizzare cuciture laterali e finiture con sigillo. A seconda della posizione con cui l’astuccio si muove lungo la macchina, le astucciatrici vengono definite verticali o orizzontali.
Macchine astucciatrici orizzontali o verticali: le differenze
La macchina astucciatrice verticale viene generalmente utilizzata per il confezionamento di prodotti difficilmente gestibili in automatico, magari di difficile inserimento all’interno dell’astuccio: i prodotti sfusi, che possono essere alimentati per gravità e vengono venduti a peso o a volume (per esempio, riso, pasta secca). Nel sistema verticale, gli astucci si trovano in posizione perpendicolare alla direzione del movimento e il prodotto viene inserito manualmente dall’alto in seguito alla formazione dell’astuccio, oppure automaticamente, dal lato superiore della macchina; l’astuccio viene chiuso successivamente, in automatico, nella stazione di chiusura. L’astucciatrice verticale viene scelta, di solito, quando la macchina lavora in modalità “stand alone”, ovvero quando non viene messa in linea con altri macchinari a monte o a valle.
Le astucciatrici orizzontali, invece, vengono comunemente utilizzate nell’imballaggio di prodotti alimentari come pizze e torte, e per le confezioni sottovuoto di caffè, riso, cereali. Nelle astucciatrici orizzontali, il prodotto è caricato da un lato dell’astuccio. Questo tipo di macchinari può essere a moto continuo o a intermittenza, con la possibilità di carico laterale automatico nell’astuccio e con chiusura delle estremità attraverso l’utilizzo di una colla a caldo, oppure ad incastro. Grazie al design tecnico avanzato, le astucciatrici orizzontali offrono una vasta gamma di forme e dimensioni di astuccio, e varie opzioni di movimentazione del prodotto e cambio rapido. Il ruolo dell’operatore su questo tipo di macchina consiste principalmente nel controllare che i vari magazzini (magazzino blister, magazzino foglietto, magazzino astucci…) siano sempre riforniti per evitare un fermo macchina.
Le macchine astucciatrici orizzontali hanno dei plus?
L’astucciatrice orizzontale fa parte di una linea completa di produzione e confezionamento e, lavorando in maniera del tutto automatica, ha una velocità più alta rispetto all’astucciatrice verticale. Ad ogni modo, qualsiasi modello di macchina astucciatrice è caratterizzato da alti standard di ergonomia, prestazione e qualità, dunque non si può tanto parlare di veri e propri plus, quanto del possesso di caratteristiche maggiormente adatte ad alcune tipologie di prodotto e a come questo va trattato, piuttosto che ad altre.
L’astucciatrice orizzontale resta, ad ogni modo, l’ideale per rispondere a richieste specifiche, come il trattamento di tipologie particolari di fustellato, o per confezioni speciali e categorie specifiche di prodotti (saponette, tubetti, cartellette con campioni di profumi, buste, blister). L’astucciatrice orizzontale è indubbiamente versatile e offre una gamma di formati piuttosto vasta, e ci sono prodotti che necessitano di essere imballati con macchine orizzontali, ma la scelta dell’astucciatrice verticale o orizzontale, in molti casi, dipende anche dalla preferenza del cliente e dalla familiarità e affinità che questi ha con un tipo di tecnologia piuttosto che con l’altro.