Nel settore dell’imballaggio, la domanda e l’offerta di soluzioni sono continuamente soggette a cambiamenti dettati da diverse evoluzioni: abitudini di consumo e modalità di distribuzione, nuove tecnologie e nuovi materiali, aumento della distribuzione su scala globale e, non da ultimo, crescenti vincoli di natura ambientale. In questo contesto dinamico, l’imballaggio svolge il ruolo cruciale e per niente banale di dover soddisfare congiuntamente le esigenze di conservazione, protezione da urti e agenti esterni (aria, acqua, umidità e contaminanti) e facile fruizione e accesso al suo contenuto, di un’ampia gamma di attori diversi, ovvero dell’industria, della distribuzione, così come dei consumatori finali, dei decisori politici e degli stessi produttori di packaging.
Le soluzioni di packaging sono sempre più abilitate da tecnologie sempre più avanzate per il monitoraggio della conservazione dei prodotti e la condivisione di informazioni relative alle condizioni in cui si trovano i prodotti lungo tutta la filiera.
I processi di imballaggio
L’aumento della domanda dei consumatori sta portando alla crescente necessità di maggiore produttività, più prodotti al minuto e prestazioni più ripetibili e accurate delle macchine per l’imballaggio. Questa domanda sta spostando l’industria verso tecnologie più integrative e automatizzate per fornire efficienze e prestazioni nel mercato delle macchine per l’imballaggio. Questa integrazione sta anche creando macchine per l’imballaggio più piccole e compatte, una tendenza comune nel settore dell’imballaggio e nella maggior parte delle tecnologie in generale.
Tuttavia, l’approccio standard è quello di aggiungere dispositivi separati, come un servo-azionamento e un controller programmabile, e cercare di integrarli. I fornitori in genere producono un componente e lasciano al progettista e al costruttore della macchina il compito di comprendere come integrarlo in un sistema esistente o come far lavorare insieme i componenti per una nuova costruzione.
Questo può portare a un sistema che non è completamente integrato o che non realizza le prestazioni di cui hanno bisogno gli utenti delle macchine per l’imballaggio.
Un nuovo approccio per soddisfare la crescente domanda nel mercato delle macchine per l’imballaggio è quello di utilizzare tecnologie integrate e intelligenti con architetture aperte che sfruttano lo smart computing per costruire nuovi sistemi o aggiornare quelli esistenti. Non solo queste nuove tecnologie forniscono più produttività e prodotto al minuto, ma sono anche utilizzate per la modellazione predittiva e la manutenzione per guidare un’efficienza ancora maggiore e per la sicurezza avanzata della macchina.
Le tecnologie
L’utilizzo di componenti altamente integrati è il primo passo per creare una macchina per l’imballaggio avanzata. Ma combinare e integrare i componenti non significa necessariamente che sia semplice o facile da usare. È qui che entra in gioco il design intelligente. Per esempio, combinando un servo-azionamento con un controller di motion incorporato in un unico pacchetto si risparmiano spazio e costi, si riduce il livello di integrazione e si elimina la necessità di cablare un altro dispositivo nel pannello.
Inoltre, entrano in campo anche le tecnologie intelligenti, che utilizzano il riconoscimento automatico e le operazioni basate sul web per comunicare e collegare più dispositivi all’interno della stessa macchina. Una macchina confezionatrice che usa operazioni basate sul web permette agli utenti di controllare lo stato di ogni asse, avviare o fermare la macchina e comandare funzioni di backup e ripristino. Attraverso un indirizzo IP dedicato o una connessione a un server, il personale operativo o ingegneristico può controllare lo stato di una macchina o anche di un controller attraverso qualsiasi browser web.
Cosa c’è da sapere
La preoccupazione principale per qualsiasi tipo di macchinario è la sicurezza. Per le macchine per l’imballaggio, l’approccio tradizionale è quello di aggiungere moduli di sicurezza separati e poi integrarli con la macchina.
Le nuove tecnologie permettono alle funzioni di sicurezza di essere residenti al 100% nell’azionamento, eliminando la necessità di soluzioni esterne che dipendono da un’integrazione complessa fra il controller, il PLC sicuro e l’azionamento. Il fatto che le funzioni di sicurezza risiedano esclusivamente sull’azionamento permette di reagire in modo più reattivo rispetto ai componenti separati. Le funzioni di sicurezza che sono residenti nell’azionamento possono essere programmate per operare automaticamente senza comandi espliciti da parte di un operatore.