Sentiamo sempre più spesso parlare di Economia Circolare, ma cosa si intende esattamente con questa espressione? L’Economia Circolare non è altro che un moderno modello di produzione e consumo improntato alla sostenibilità. In ogni sua fase, dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita, questo modello produttivo è in grado di cogliere ogni opportunità per limitare il dispendio di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione dei potenziali danni ambientali e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale.
L’economia circolare
Il concetto di “Economia Circolare” è nato tra gli anni ’60 e ’70, ma solo di recente comincia ad essere concretamente integrato nelle politiche globali. Secondo la definizione fornita dalla Ellen MacArthur Foundation, l’Economia Circolare è «un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’Economia Circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera».
L’Economia Circolare rappresenta quindi un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo gli sprechi e favorendo la lotta contro il cambiamento climatico e l’inquinamento ambientale. I processi di raccolta e utilizzo delle materie prime, infatti, producono un importante impatto ambientale, senza considerare il consumo di energia e le emissioni di anidride carbonica (CO2) derivanti da una produzione più intensa. Per questo, il modello economico lineare, basato sull’accessibilità di grandi quantità di risorse ed energia, è sempre meno adatto alla realtà attuale.
Il ruolo del packaging
Oggi le aziende sono chiamate a superare il concetto di sostenibilità e a sposare un approccio più ampio, che prevede l’adozione di una visione circolare dell’economia. I motivi che spingono le imprese a questo tipo di scelta sono diversi: tra tutti, quello principale è la volontà di ottimizzare i processi operativi e le risorse, ma molti lo fanno anche per migliorare la propria reputazione e, vista la crescente sensibilità dei consumatori per il tema, per fidelizzare i propri clienti.
Tra gli obiettivi di Economia Circolare più significativi nel settore food spicca l’uso di modelli predittivi per prevenire lo spreco alimentare e promuovere la gestione circolare degli imballaggi. Una percentuale significativa delle attività intraprese è, infatti, legata alla progettazione e alla gestione degli imballaggi in ottica “circolare”. In linea con questi obiettivi, i principi dell’Eco-Design circolare privilegiano l’uso di materiali compostabili, in grado di rientrare nel ciclo naturale, oppure recuperabili, quindi pensati per essere destinati a un nuovo utilizzo. In altre parole, per favorire la transizione ad un’economia circolare, le aziende che producono imballaggi alimentari sono chiamate a ripensarne le caratteristiche e il relativo ciclo di vita.
Un packaging alimentare capace di adattarsi ai principi dell’economia circolare è un imballaggio progettato per ridurre l’impatto ambientale, sia nella fase di produzione grazie alla riduzione delle emissioni di CO2, sia nel fine vita grazie alla possibilità di riciclo o riutilizzo. In questo modo è possibile estendere il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti.
Alcune considerazioni
Ogni anno l’economia mondiale consuma più di 100 miliardi di tonnellate di materie prime ma ne riutilizza solamente il 9%: ecco perché è necessaria una sempre maggiore affermazione dell’Economia Circolare. È la nuova dimensione economica che sta già trasformando il nostro presente, e che inciderà significativamente sul nostro futuro, grazie anche al Green Deal europeo, piano d’azione lanciato nel 2019 per rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero. In particolare, assicurare la compatibilità ambientale del proprio imballaggio e la sostenibilità dei relativi componenti lungo tutto il loro ciclo di vita è, oggi, una strategia vincente in termini sia di business sia di responsabilità sociale.