I nastri trasportatori industriali sono utilizzati in ogni impresa che abbia un volume d’affari cospicuo, dato che tutti i processi produttivi sono basati su di essi. Il mercato dei trasportatori industriali è ampio, ma i modelli dominanti sono sostanzialmente tre: il nastro trasportatore per uso generico, i trasportatori a rulli e i trasportatori a catena. È consigliabile scegliere la tipologia più idonea alle proprie esigenze tenendo in considerazione anche il supporto su cui viaggiano gli articoli, tra pallet, contenitori o casse.
Perché i nastri trasportatori industriali sono così diffusi
I nastri trasportatori sono sistemi disponibili sul mercato in tre materiali: PVC, gomma e nylon. Sono apparecchiature dotate di un “tapis roulant”, un tappeto rotante su cui scorrono le merci. Il nastro trasportatore è molto diffuso in settori come l’industria alimentare e quella farmaceutica per le caratteristiche che possiede e che lo rendono un supporto efficace a varie fasi della catena di produzione; infatti, i nastri trasportatori hanno un’alta resistenza all’olio, la capacità di sopportare alte temperature, facilitano la manipolazione dei prodotti sfusi, e permettono il trasporto agevole delle merci su un piano orizzontale o inclinato.
Gli utilizzi del nastro trasportatore:
- Il nastro trasportatore: per un uso generico
I nastri trasportatori in gomma sono tra i più utilizzati per usi generici in imprese con alto tasso di produttività, nello specifico quelli lisci e quelli listellati, che rappresentano soluzioni diverse per produttività differenti. I nastri trasportatori in gomma lisci sono l’ideale per spostare materie e merci medio-pesanti con un basso consumo energetico: i nastri striscianti hanno una struttura a trama rigida con un’ottima linearità di marcia e sono perfetti per il settore della falegnameria; i nastri a nido d’ape sono quelli anti calore e antiolio ottimi per le materie chimicamente aggressive. I nastri trasportatori in gomma listellati sono i più indicati per il trasporto delle merci disordinate prive di involucro, e devono essere spostati in pendenze elevate. La soluzione più gettonata è quella del nastro trasportatore a spina di pesce che, per uso alimentare, viene realizzato utilizzando materiali resistenti all’olio, al taglio e al calcare, funzionando fino ad una pendenza massima di 28°; anche i nastri a spina multipla, studiati per il trasporto di polveri o sabbia, sono molto utilizzati in miniera oppure in cave, per esempio per i produttori di calcestruzzo. Inoltre, ci sono i trasportatori a spina falsata e quelli per carri miscelatori: i primi sono ottimi per il trasporto della raccolta differenziata, in quanto studiati per accogliere grandi carichi; i secondi sono ideali per gli allevatori, poiché progettati per il trasporto del mangime degli animali. Infine, nei centri logistici o negli stabilimenti in cui si effettuano movimentazioni intensive, è possibile trovare nastri trasportatori a catene: la sua applicazione spazia dal settore ortofrutticolo alimentare, fino all’automotore e all’industria del riciclo, e il suo punto di forza è l’alta resistenza alle abrasività e alle alte temperature, che ne fa una soluzione efficace tanto nei centri di distribuzione quanto negli stabilimenti produttivi; - Il Trasportatore a rulli per pallet
Il trasportatore a rulli o “rulliere” costituisce un’ottima soluzione nei magazzini in cui si lavora con carichi pesanti o se si hanno già installati (o si intende installare) dei trasloelevatori. Questo tipo di nastro trasportatore è l’opzione più affidabile quando nel magazzino circolano bancali. È importante scegliere un trasportatore a rulli di alta qualità e con le caratteristiche adeguate, altrimenti il rischio è quello di rallentare le operazioni e colpire direttamente la performance del magazzino; - Trasportatore a rulli per contenitori o casse
Il trasportatore a rulli per contenitori o casse è il più idoneo per un utilizzo nelle imprese del settore dell’elettronica o della logistica. È particolarmente efficace nella movimentazione di casse, contenitori e vaschette. Inoltre, è un sistema modulare, ovvero flessibile, i cui costi di manutenzione sono piuttosto bassi.