Nell’ambito dei materiali, si sente spesso parlare di polistirene: ma in cosa consiste esattamente? Quali sono i suoi vantaggi? E quali invece le sue “varianti” più famose? Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo!
Il polistirene: un materiale decisamente versatile
Il polistirene è il polimero dello stirene, ed è un polimero aromatico termoplastico dalla struttura lineare. Fu scoperto per la prima volta nel 1839 da Eduard Simon, uno speziale di Berlino, anche se l’identificazione del processo come una reazione di polimerizzazione venne identificata solo nel 1866 da Marcellin Berthelot. Il polistirene si presenta a temperatura ambiente come un solido vetroso; dai 100 gradi circa, acquisisce plasticità ed è in grado di fluire, mentre la decomposizione si ha intorno ai 270 gradi. In forma espansa, ossia quando si presenta come una schiuma bianca, viene modellato in piccole sfere e utilizzato per l’imballaggio e l’isolamento, essendo altamente resistente alle compressioni e agli urti, proteggendo di conseguenza il prodotto.
È trasparente, duro e rigido, possiede poi discrete proprietà meccaniche ed è resistente a molti agenti chimici acquosi, alle soluzioni alcaline e agli alcoli. Essendo particolarmente versatile e leggero, e per le sue particolari prestazioni tecniche (su tutte, la sua capacità come isolante termico), è uno dei materiali più impiegati in edilizia: inoltre, è resistente al fuoco, il che lo rende idoneo ad essere impiegato in tutti quei casi in cui si debba tenere sotto controllo aspetti quali l’infiammabilità del materiale. Viene utilizzato soprattutto per il rivestimento a cappotto degli edifici, nei pannelli per il riscaldamento a pavimento e nei tetti ventilati. Oltre ai settori “classici”, il polistirolo trova spazio nel cake design, nella prototipazione 3D, nella realizzazione di complementi d’arredo, allestimenti, pannelli pubblicitari o scritte per aziende. In generale comunque, per quanto riguarda i prodotti in polistirolo, tempi di messa in opera sono brevi ed i costi contenuti.
Polistirene o polistirolo?
Esiste una differenza tra polistirene e polistirolo? Ebbene no, al contrario, sono due sinonimi che indicano lo stesso prodotto. Come abbiamo illustrato nel paragrafo precedente, attraverso la polimerizzazione dello stirene si ottiene il polistirene sotto forma di piccole sfere che, a contatto con il vapore acqueo a temperatura superiore ai 90°C e il pentano, si espandono fino a 20-50 volte il loro volume iniziale. Durante la successiva fase di saldatura, o meglio, di sinterizzazione, le perle di polistirene espanso, sottoposte nuovamente all’azione del vapore acqueo, si uniscono tra loro formando un blocco omogeneo di materiale espanso. Si ottiene così una struttura a celle chiuse che trattiene al proprio interno I’aria, conferendo in questo modo al polistirene espanso le sue ben note proprietà di isolante termico. Tale blocco viene poi tagliato in pannelli di polistirene espanso sinterizzato o sagomato; in alternativa, viene stampato singolarmente per ottenere forme diverse, specifiche per ogni necessità.
Il polistirene gravitato
Il polistirene grafitato, noto anche come EPS (polistirene espanso sintetizzato) con grafite, è un materiale estremamente resistente, che conserva quasi integralmente le sue caratteristiche e la sua stabilità volumetrica nel tempo. Si presenta spesso sotto forma di lastre e, in quanto isolante termico, è adatto per il rivestimento a cappotto sia per esterni che per interni, ed è applicabile in edifici di nuova e vecchia costruzione. Per ottenere tali lastre, l’EPS viene additivato con grafite poi tagliato tramite il taglio col filo caldo.