La vista è il primo senso con cui ci approcciamo al mondo: l’origine primordiale di tutti i giudizi che elaboriamo proviene da un’impressione che abbiamo catturato innanzitutto con l’occhio. Per questo, l’aspetto visuale del packaging è di assoluta importanza: concepirne un design accattivante e che non passi inosservato può essere redditizio sia in termini di brand identity dell’azienda, sia in termini di vendite del singolo prodotto. A maggior ragione nell’era digital, in cui le vie estetiche da percorrere sono innumerevoli e batterne una distintiva e riconoscibile può davvero produrre risultati formidabili.
Il ruolo del design nel packaging moderno
Il packaging avvolge, custodisce, conserva i prodotti che acquistiamo. Ma, allo stesso tempo, riesce ad orientare le nostre scelte, colpendoci soprattutto attraverso il suo design. In un periodo storico in cui il numero di prodotti a scaffale è esorbitante, le modalità con cui si presenta un packaging risultano allora fondamentali affinché possa essere notato e, magari, successivamente acquistato.
Così, il ruolo del design nel packaging moderno è divenuto essenziale. Attribuirgli una forma originale e seducente, utilizzare materiali sostenibili, sfruttare in maniera ragionata la psicologia dei colori, realizzare scritte con caratteri e dimensioni adatti al prodotto e giocare con i significati in maniera ammiccante e sensata sono tutti fattori da ottimizzare, in modo da rispecchiare la brand identity dell’azienda a partire proprio dal design del packaging. La parola chiave, però, è coerenza: bisogna essere visti sugli scaffali senza tradire l’identità valoriale che contraddistingue il brand.
Tecniche di design digitale per il packaging
La tecnica che più sta influendo nel mondo del packaging design è quella della stampa digitale. Un qualcosa di davvero rivoluzionario. Innanzitutto perché garantisce un considerevole risparmio di tempo e costi. Il passaggio dal file grafico alla prima copia è pressoché immediato, consente, in caso di errore, di effettuare modifiche con grande rapidità e diminuisce in maniera importante il numero di tirature minime necessarie per raggiungere il punto di pareggio in fase di vendita.
E poi perchè permette soluzioni creative che prima non si potevano neanche immaginare. La stampa digitale ha, per esempio, aperto a possibilità di personalizzazione del packaging davvero straordinarie. Non funzionando più su lastre e processi ingombranti e standardizzati, ha reso possibile concepire un packaging design personalizzato per ogni singolo consumatore e realizzarlo comodamente attraverso i suoi peculiari processi.
Case study: esempi di eccellenza nel design del packaging
Ci sono design che hanno fatto la storia del packaging, sopravvivendo all’avanzare del tempo e imponendosi come esempi di eccellenza anche ai giorni nostri.
Se vi dicessi Campari soda qual è la prima cosa che vi viene in mente? Ovviamente l’iconica bottiglietta a calice rovesciato, ideata dall’artista Fortunato Depero nel 1932 per il lancio del primo aperitivo mono-dose al mondo e realizzata in vetro smerigliato per favorire una presa sicura da parte dei consumatori. Gusto estetico, funzionalità e totale distintività: così si realizza il design di un packaging destinato a essere riconosciuto a colpo d’occhio in ogni epoca.
Altro design che ha fatto scuola è quello della bottiglia di Coca-Cola. Concepita nel 1915, la contour bottle è stata pensata per assomigliare, con le sue linee morbide, a una silhouette femminile. Ha funzionato? Assolutamente sì: solo tracciando il contorno della bottiglia, anche oggi, chiunque la assocerebbe a Coca-Cola. A questo successo hanno contribuito pure artisti come Salvator Dalì e Andy Warhol, che l’hanno immortalata e riprodotta.
Chiudiamo con un packaging nato per esigenze tecniche: il celebre tubo di Pringles. Fredric Baur, il suo ideatore, per evitare che le patatine si sbriciolassero, decise di inserirle non nella classica busta, ma in un contenitore tubiforme. Come è andata a finire lo sappiamo: per riconoscere le Pringles basta solo la forma del loro packaging, con buona pace delle imitazioni.