In un’ottica di tutela piena dell’ambiente, si cerca di valorizzare l’uso della polpa del legno, ricorrendo anche a delle pratiche più innovative e tecnologiche che puntano al riciclaggio dei materiali.Secondo alcune ricerche scientifiche, utilizzare imballaggi di cellulosa è fondamentale anche nella riduzione dei cambiamenti climatici.
Infatti, sostituendosi pian piano ai comuni imballaggi in plastica, intervengono nella riduzione dei danni ambientali.Le proprietà principali, e anche quelle che devono molto farci riflettere sull’importanza del loro uso, sono sicuramente: ecologia, riciclabilità, biodegradabilità, resistenza e flessibilità.
Il suo stesso colore, un tendente all’écru, trasmette al suo utilizzatore finale quel senso di naturale tipico del suo materiale.
E, nel caso in cui dovessimo trovare delle colorazioni più chiare, tendenti al bianco, è bene sapere che sono semplicemente il frutto di un lavoro di sbiancamento. Sono solo questi i due colori tipici del “compostabile”.
Ma che cosa significa davvero “biodegradabile”?
I materiali biodegradabili sono tutti quelli che finiscono con il dissolversi in condizioni ambientali completamente naturali, grazie all’intervento di agenti biologici come sole, acqua e batteri, che dissolvono con estrema facilità e velocità gli elementi chimici di cui sono formati.
Bisogna allora distinguere dal “compostaggio”, che è invece un processo artificiale e controllato. La velocità con cui avviene ciò è certamente maggiore rispetto a quella che si realizza in natura.
Il continuo intervento dell’Unione Europea ha spinto le principali aziende degli Stati membri a una riprogettazione del packaging, in un’ottica di maggiore sostenibilità ed economia circolare.
Il divieto di plastica monouso stabilito dall’Unione, entrato in vigore solo il 14 gennaio 2022, ci ha portato necessariamente a guardare al mondo della plastica con occhi diversi.
Con la consapevolezza di quanto sia necessario ed urgente individuare delle valide e funzionali alternative.
Bandita la plastica usa e getta, lo sguardo è andato fin da subito (insieme a bambù e canna da zucchero) proprio ai derivati della polpa di cellulosa.
Questo stringente intervento si è reso necessario per ridurre la percentuale di materiali inquinanti.
È indispensabile salvaguardare il nostro pianeta, e gli imballaggi in polpa di cellulosa sono di sicuro una buona opzione!
Proteggiamo gli alberi
Si continua ad abbattere senza sosta per scopi commerciali o di espansione urbanistica. Diventa di estrema importanza trovare attività alternative, in grado di fermare anche questo ormai insopportabile fenomeno.
Il settore della carta e degli imballaggi deve, quindi, mirare a pratiche sostenibili da punto di vista ecologico e sociale.
E, questi imballaggi in polpa di cellulosa risultano essere un’ottima soluzione.Sono ottenuti dal risultato di materiale totalmente riciclato e riciclabile (quale ad esempio carta, cartoni ondulati e carta di giornali) e tutta una serie di additivi.
È una formula veramente semplice ma innovativa, perché riduce l’uso continuo e indiscriminato di alberi, ma anche l’emissione di anidride carbonica.
Perché usare imballaggi in polpa di cellulosa
Grazie alla sua resistenza e al contempo flessibilità e leggerezza risulta essere davvero duttile. È ideale per il trasporto di merce, perché protegge da urti e graffi.
Ma non solo! Questo tipo di imballaggio sta diventando un must per alcune delle più importanti case di Cosmetica e di Food e Beverage.
È sicuramente uno strumento efficiente per conservare bottiglie di vino e articoli fragili, uova e altri alimenti deperibili come frutta e verdura.Anche il mondo del Design, quello automobilistico e dell’arredamento, guardano con sempre più attenzione a questi prodotti, perché a bassissimo impatto ambientale e fatti al 100% da materie prime rinnovabili.
Tutto questo si traduce anche in una riduzione di costi aziendali e di trasporto. Infatti, alle caratteristiche appena descritte si aggiunge la loro ottima capacità di immagazzinamento, per via dell’enorme riduzione dei volumi.
Ne derivano dei costi di produzione e, conseguentemente, un prezzo di vendita decisamente convenienti.
Tecnologia e sostenibilità
La carta riciclata viene modellata sfruttando delle particolari e sofisticate stampanti 3D. È possibile realizzare qualsiasi tipo di forma, in base al prodotto che si desidera imballare. Ciò permette, di conseguenza, di soddisfare ogni genere di domanda del cliente.
Prima della stampa, però, si procede con una fase preliminare di grafica virtuale in 3D. Questo momento è assolutamente necessario per conoscere meglio il prodotto che si andrà a lavorare e così individuare i punti migliori su cui intervenire con il rimodellamento.
Caratteristica molto interessante è poi la possibilità di lavorare ulteriormente il prodotto. Non è necessario smaltirlo, è possibile riutilizzarlo con un semplice riadattamento.
Attraverso questa procedura, che utilizza avanzati software, si ottengono degli prodotti di grande qualità e allo stesso tempo 100% ecosostenibili. Insomma, un’alternativa davvero green rispetto ai classici materiali di imballaggio!