L’imballaggio è destinato a conservare e salvaguardare determinate merci, che possono essere sia materie prime che prodotti finiti.Il suo fine principale quindi è quello di preservare la mercanzia, impedire furti, essere a buon mercato e deve soprattutto tenere in alta considerazione l’equilibrio tra il suo prezzo e le sue prestazioni.
Riguardo il profilo ecologico è fondamentale che per gli imballaggi vengano utilizzati materiali agevolmente riciclabili.
E’ molto comune l’uso di denominare l’imballaggio con la locuzione inglese PACKAGING, questo ultimo modo di denominare l’imballaggio, tuttavia, nella sua cornice linguistica originale, ricopre un significato più ampio, riferendosi non solo alla materialità dell’imballaggio, ma anche alla parvenza immateriale riguardante il processo produttivo, estetico e industriale, dove invece la denominazione italiana del termine imballaggio assume decisamente un significato più ridotto concernente l’involucro materiale , oppure all’operazione mediante cui la merce viene racchiusa all’interno dell’involucro protettivo.
Il packaging quindi ha una funzione che non si delimita alla sola salvaguardia dell’integrità del prodotto, anzi, determinati tipi di imballaggio hanno l’intento chiaro di mettere in gioco meccanismi estetici la cui missione è quella di ispirare determinate caratteristiche qualitative del prodotto contenuto all’interno del packaging.
Esaminiamo quindi i vari tipi di imballaggio e il loro impiego.
Ogni prodotto ha diversi tipi di rivestimenti di imballaggio che sono confermati dalla direttiva UE 94/62/CE che appunto identifica e distingue in 3 grandi categorie:
- Imballaggio Primario
- Imballaggio Secondario
- Imballaggio Terziario
IMBALLAGGIO PRIMARIO
L’imballaggio primario è quello destinato a racchiudere e dare protezione al prodotto pronto al consumo. Può avere svariate fattezze:
lattine, sacchi, bottiglie ecc.
Le sue funzioni primarie riguardano:
- assegnazione di una posizione stabile nel punto di vendita
- protezione e isolamento del prodotto utilizzando la minore quantità di materiale possibile
- attrarre la curiosità del consumatore attraverso la promozione del brand
- identificazione del prodotto, in relazione delle normative vigenti, illustrazione delle info relative all’utlizzo del prodotto e anche altri dati essenziali come per esempio i valori nutrizionali di un prodotto, la grandezza di un prodotto, il peso e la scadenza nel caso di generi alimentari appunto
In poche parole l’imballaggio primario rappresenta l’unità di vendita indirizzata all’ utente finale.
IMBALLAGGIO SECONDARIO
L’imballaggio secondario (multiplo) viene considerato come un insieme di imballaggi primari. Questo tipo di imballaggio protegge il prodotto e ne favorisce la commercializzazione.
L’imballaggio secondario è pensato in modo da organizzare, nel punto vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità indipendentemente dal fatto che sia destinato alla vendita al consumatore oppure che serva soltanto a favorire il rifornimento degli scaffali del punto vendita. Caratteristica principale dell’imballaggio secondario è che può essere rimosso dal prodotto senza perturbare le peculiarità del prodotto.
Alcuni esempi possono essere gli involucri di plastica che contengono le bottiglie, una confezione di cartone contenete 3 birre e via dicendo.
Le sue funzioni principali sono:
- salvaguardare e racchiudere una quantità specifica di prodotti
- attrarre la curiosità dei clienti, nel caso di imballaggi secondari indirizzati direttamente alla vendita al pubblico
- consentire l’accatastamento e pallettizzazione delle merci
Quindi, nei beni di largo consumo , l’imballaggio secondario può essere considerato quindi, sia come unità di vendita destinata direttamente all’utente finale, sia come unità di vendita destinata al rivenditore.
L’IMBALLAGGIO TERZIARIO
L’imballaggio terziario è un imballaggio pensato in modo da agevolare lo spostamento e la manipolazione di un determinato numero di unità di vendita per scongiurare i danni collegati e che spesso derivano dal trasporto merci.
Questo tipo di imballaggio è visibile all’interno dei magazzini e raramente i consumatori vedranno questo tipo di imballaggio.
Alcuni esempi di imballaggio terziario : un pallet di confezioni o scatole, uno scatolone che contiene a sua volta confezioni.
L’imballaggio terziario quindi è adibito all’impiego all’interno della catena di distribuzione e quindi, come già detto, raramente arriva al consumatore finale. In questo caso l’unità pallettizzata è usualmente raggruppata tra se e il pallet attraverso strutture di imballaggio specifiche tramite plastica estensibile. I macchinari sfruttati per realizzare sono, rispettivamente al materiale utilizzato: reggiatrici, incappuciatrici o avvolgitrici.
Le funzioni principali dell’imballaggio terziario sono rispettivamente:
- assicurare l’equilibrio necessario per la compattazione dei carichi
- sostenere al massimo sfruttamento della capacità di stoccaggio
- agevolare la movimentazione delle merci attraverso veicoli industriali
- tutelare la sicurezza nello spostamento dei carichi in quanto imballaggio fabbricato con materiali resistenti
- promuovere il brand
Le unità di carico, cioè, le unità di cui l’azienda si serve nelle fasi di stoccaggio e trasporto, possono essere: pallet, contenitori, bobine, fusti oppure sacchi.