Sia che si tratti dell’impacchettamento di prodotti alimentari o non, occuparsi del processo di confezionamento a livello industriale non può, oramai, non precedere l’utilizzo di un’imbustatrice automatica professionale. Il processo di confezionamento industriale, infatti, è sicuramente molto delicato e deve essere eseguito in maniera estremamente precisa.
Se realizzato senza le dovute attenzioni e gli strumenti adeguati, infatti, il rischio che si corre è quello di non garantire l’integrità e la qualità dei prodotti, provocando disagi più o meno gravi, soprattutto nel caso di articoli alimentari, ai danni del consumatore finale. Per questo motivo, è fondamentale disporre di macchine professionali in grado di garantire la massima sicurezza e qualità dei prodotti.
Le imbustatrici automatiche
Le imbustatrici automatiche sono modelli di confezionatrici automatiche flessibili, veloci e precisi. Generalmente, l’utilizzo di queste impacchettatrici è consigliabile nei casi in cui è necessario imbustare con rapidità e agilità oggetti di dimensioni contenute senza supporto, per ottenere risultati che con altri macchinari non automatici sarebbe più complicato ottenere. Tuttavia, le imbustatrici automatiche si prestano perfettamente anche alle attività di confezionamento di vari tipo di prodotti, tra cui quelli da forno, i dolciumi, gli alimenti secchi e i medicinali. Tra i principali punti di forza di questi macchinari automatici rientrano:
- la garanzia di una maggiore produzione oraria;
- la varietà di film utilizzabili, per una massima flessibilità nel reparto confezionamento;
- un contapezzi incorporato, per un controllo preciso e puntuale del volume di prodotti imbustati.
Come vengono impiegate
Quando i ritmi si fanno serrati, spesso la sicurezza viene messa a rischio a causa della forte pressione posta sul personale, che potrebbe effettuare operazioni poco sicure pur di accelerare i tempi. Invece, utilizzando una confezionatrice automatica, gli operatori non devono intervenire manualmente (o comunque il loro intervento è richiesto solo in minima parte), facendo diminuire in modo significativo il rischio di infortuni. In questo caso è la confezionatrice stessa ad occuparsi di operazioni potenzialmente pericolose nella fase di confezionamento, una tra tutte la saldatura del film protettivo.
Le confezionatrici automatiche, infatti, possono raggiungere alte velocità e realizzare un numero elevato di confezioni in una giornata lavorativa, cosa che con una macchina manuale non sarebbe possibile fare. Inoltre, richiedendo l’intervento di poche persone, basta impostare il programma più adatto per il proprio prodotto e premere un pulsante, per poi lasciar fare tutto alla macchina. Grazie ad accessori come il nastro di cernita o il nastro elevatore, è anche possibile ottimizzare ulteriormente il passaggio da una fase all’altra della produzione.
Un intervento minimo degli operatori nella fase di confezionamento significa anche avere un rischio notevolmente ridotto di contaminazione da parte di agenti esterni; infatti, in aggiunta ai vantaggi a livelli di velocità e riduzione di rischi di infortunio, le imbustatrici automatiche sono facilmente igienizzabili, una caratteristica indispensabile quando si tratta di impacchettare prodotti alimentari.
In quali settori vengono utilizzate
Le imbustatrici automatiche sono adatte ad attività commerciali come supermercati, aziende di prodotti da forno, mercati ortofrutticoli, strutture sanitarie-ospedaliere, o anche ferramenta di medio-grandi dimensioni. Per le attività di medie dimensioni, le imbustatrici automatiche più idonee sono quelle con dimensioni compatte e contenute, facilmente utilizzabili e versatili, pensate per imbustare qualsiasi prodotto di piccole dimensioni con diversi tipi di film, di varie lunghezze e larghezze. Per attività di grandi dimensioni, invece, le imbustatrici automatiche più adatte hanno alte prestazioni e bassi consumi, idonee anche al confezionamento di prodotti compatti e leggeri nelle aziende con produzioni elevate. Le imbustatrici automatiche sono, per esempio, l’ideale per il confezionamento di mascherine chirurgiche, garantendo la possibilità di imbustarle a velocità elevate e mantenere un ritmo di produzione serrato.