L’intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti. Tra chi intravede in lei un’innovazione che condurrà l’essere umano a vette di produttività impronosticabili fino a poco tempo fa, e chi la teme in quanto deriva catastrofica che ci priverà delle nostre normali occupazioni, ormai non c’è nessuno che non si sia espresso sull’argomento. Questo perchè l’IA ha raggiunto un livello di versatilità quasi assoluto ed ogni settore è toccato dalle incredibili rivoluzioni a cui questa tecnologia ha aperto.
Pensavate che il packaging fosse esente dagli influssi avanguardistici dell’IA? Vi sbagliavate di grosso. Scopriamo insieme come l’artificial intelligence sta cambiando il mondo del packaging!
L’IA nel mondo del packaging: una panoramica
L’intelligenza artificiale si presenta come la simulazione dei processi cognitivi e delle conseguenti azioni dell’intelligenza umana da parte di un sistema informatico, che può gestire anche una macchina. È dunque evidente che l’IA sia in grado di abbracciare il mondo del packaging a 360°, dalle fasi di progettazione a quelle finali di controllo, e infatti lo sta già facendo.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio artificial intelligence del Politecnico di Milano, nel 2022 il mercato dell’IA in Italia ha raggiunto il valore di 500 milioni di euro, con l’intento generale di costituire standard organizzativi in cui facoltà umane e intelligenza artificiale si supportino costantemente. Chiaramente ci sono settori che hanno investito di più e altri che si sono appena affacciati su questa innovazione, ma, in ogni caso, un efficace approccio può essere partire (o insistere) proprio dal packaging, che ben si presta alle automazioni e agli approfondimenti analitici dell’IA.
Applicazioni pratiche dell’IA nel packaging
Come accennato, ogni aspetto del packaging è toccato dagli impulsi rivoluzionari dell’IA. A dimostrarlo, proprio gli ambiti in cui è applicata:
- Progettazione del packaging. L’IA è capace di identificare preferenze dei consumatori e trend di mercato, permettendo di progettare la confezione più adatta per le esigenze degli acquirenti. In più, è in grado di apprendere quali siano i materiali migliori da utilizzare, che combinino risparmio e resistenza;
- Controllo del prodotto finale. L’IA si può impiegare per ispezionare le linee di produzione e individuare eventuali errori nel packaging;
- Miglioramento dell’efficienza di produzione. L’IA può essere utilizzata per analizzare i dati sulla produzione passata, evidenziando i processi più costosi o che richiedono più tempo e consentendo di apportare delle migliorie;
- Esperienza del cliente. L’IA può sviluppare algoritmi di personalizzazione che creano imballaggi personalizzati per i clienti, aprendo a nuove frontiere di targetizzazione.
Come l’IA sta cambiando il futuro del packaging
Dalle applicazioni dell’IA appena trattate, emerge un futuro, neanche troppo lontano, in cui il packaging e, soprattutto, le nostre abitudini saranno rivoluzionate: in questo senso, l’intelligenza artificiale è l’alleata migliore a cui marketing e branding potessero congiungersi. Da questo sodalizio, dobbiamo aspettarci packaging ultra efficaci, derivanti da analisi dati specifiche e in grado di coinvolgere i pubblici di riferimento grazie a una conoscenza approfondita dei valori in cui ogni gruppo sociale si identifica.
Oltre a questo aspetto, bisogna considerare anche l’influenza che l’intelligenza artificiale ha nel settore dell’automazione della produzione del packaging. Consentendo di sviluppare una manutenzione predittiva, cioè in grado di predire i possibili errori da cui derivano tempi morti e periodi di inattività, l’IA permetterà di raggiungere livelli di produttività sin qui sconosciuti.
Dunque, in estrema sintesi, l’applicazione dell’IA al settore degli imballaggi genererà un futuro riducibile a questa semplice frase: più packaging e più personalizzati (il tutto – e l’intelligenza artificiale lo sa bene – da coordinare con la sostenibilità).