Parlando delle certificazioni delle macchine per packaging, utili per garantire la qualità dei prodotti, sorgono sempre diversi dubbi. Tutto questo soprattutto perché negli ultimi anni i requisiti richiesti dal mercato italiano e da quello internazionale sono considerevolmente aumentati. Non a caso, tantissime industrie cercano di adattarsi ai tempi e già oggi un gran ventaglio di società cerca di muoversi soprattutto in questa direzione. Già oggi molte aziende cercano di offrire delle soluzioni personalizzate, utili per realizzare degli imballaggi più sostenibili.
In particolare, le industrie cercano di realizzare degli imballaggi sostenibili, che non intaccherà in alcun modo la qualità generale dell’articolo. Ma è questo l’unico requisito di qualità che dovrebbero rispettare gli imballaggi? Oppure c’è dell’altro?
Rispetto delle norme UE verso gli imballaggi
La prima cosa che bisogna fare per essere sicuri che l’imballaggio sia di qualità sufficiente riguarda la necessità d’informarsi in merito a quel che riguarda il rispetto delle norme dell’Unione Europea. Stando alle linee guida fornite dalla Comunità Europea, gli imballaggi non dovrebbero in alcun modo influire sulla qualità del prodotto. In particolare, le macchine del packaging non dovrebbero influire sulla qualità, forma o consistenza del prodotto. Per essere brevi, se abbiamo a che fare con un liquido, l’imballaggio non deve influire sullo stesso.
A tutto ciò si aggiunge anche la necessità di valutare quel che riguarda la qualità delle macchine del packaging. Alcune di queste sono estremamente precise e permettono di eseguire l’imballaggio di un prodotto in una maniera non solo tempestiva, ma anche efficace. Tuttavia, moltissime macchine consumano molta energia durante la fase di produzione dell’imballaggio. Affinché questo non avvenga bisogna rivolgere le proprie attenzioni maggiormente verso quegli imballaggi che vengono realizzati con una particolare attenzione al consumo energetico. A parità di precisione con cui vengono creati gli imballaggi, si dovrebbe considerare ciò che concerne il consumo dell’energia elettrica.
I requisiti di qualità per l’imballaggio imposti dall’Unione Europea
Le norme che bisognerebbe rispettare sono davvero tante, ma ci sono 3 fattori molto importanti che bisogna considerare per aumentare l’interesse verso i prodotti di questo tipo. In particolare, gli standard europei per i prodotti di questo tipo si concentrano sulla qualità, sicurezza e sostenibilità. In questo modo diventa possibile ottenere un imballaggio di ottima qualità, ma soprattutto sostenibile. In alcuni casi il rispetto della qualità viene imposta agli Stati membri dalla stessa Unione Europea, soprattutto per quanto concerne i cosiddetti i requisiti essenziali, che si rifanno anche alle norme tecniche pubblicate dalla CE.
In particolare, bisogna essere in grado di limitare il peso e al contempo anche il volume dell’imballaggio al minimo livello necessario in modo da aumentare il livello di qualità di igiene, di sicurezza e di accettabilità per il consumatore. Allo stesso modo, occorre essere in grado di ridurre al minimo la presenza di sostanze pericolose oppure di materiali che potrebbero in qualche modo danneggiare l’oggetto che si trasporta. Preferibilmente, l’imballaggio dev’essere riutilizzabile oppure recuperabile. L’imballaggio dovrebbe essere biodegradabile e quindi dovrebbe poter essere utilizzato anche per il recupero dell’energia. A tutto questo si aggiunge anche un’altra caratteristica importante: l’imballaggio dovrebbe essere adatto alla conformità ambientale, che vanno trasferite su tutta la filiera. Infine, spicca anche il sistema di rintracciabilità: anche esso dovrebbe essere semplice da utilizzare grazie a sistemi come FSC oppure PEFC. Si tratta di due fattori importantissimi per garantire la rintracciabilità dei prodotti, soprattutto a base di carta oppure di legno.
Gli standard di certificazione
Per garantire un packaging sostenibilità e di ottima qualità bisogna ricordarsi soprattutto di 5 certificazioni. In primo luogo bisogna ricordarsi di quanto concerne lo standard ISO 140001, un sistema di gestione ambientale. A questo si aggiunge l’Environmental Product Declaration, che serve appositamente a dichiarare la sostenibilità del prodotto. Spicca poi la Life Cycle Assessment, che comprende due certificazioni: ISO 14040 e ISO 14044. In entrambi i casi si tratta di certificazioni di qualità che indicano la sicurezza del prodotto. Infine spicca anche Carbon Footprint di Prodotto, l’ISO-TS 14067. A questi si aggiunge anche il quinto requisito di qualità di cui occorre ricordarsi. Parliamo del Water Footprint, dalla certificazione ISO 14046.
La buona notizia è che ottenere tutte le certificazioni di qualità che sottolineano la sostenibilità del prodotto non è affatto così difficile come potrebbe sembrare. Al giorno d’oggi sono diverse le aziende che operano secondo questi criteri offrendo ai propri clienti la possibilità non solo di usufruire di prodotti di alta qualità, ma anche d’imballaggi adatti.
Per creare senza troppi problemi degli imballaggi di ottima qualità e non spendere troppo tempo è possibile acquistare dei macchinari adatti, che risparmieranno i soldi e i consumi energetici.