Imballare un prodotto non è un procedimento scontato: al contrario, si devono scegliere i materiali migliori per tutelare il contenuto da eventuali danni. Oggigiorno, sono disponibili sul mercato numerose soluzioni per soddisfare tutte le esigenze, sia di privati che di professionisti; se il vostro imballaggio necessita di una scatola in cartone, le opzioni più richieste sono indubbiamente la scatola americana o una tipologia di fustellato. In cosa consistono? E per cosa sono particolarmente indicate? Ecco cosa sapere a riguardo!
Le scatole americane
Note anche come scatole in cartone tipo americano, sono scatole di uso comune, utilizzate per l’imballaggio, la spedizione e il trasporto di ogni tipologia di prodotto. Si compongono di un unico foglio di cartone ondulato, un materiale flessibile, resistente e perfetto per assorbire urti e impatti; di conseguenza, sono indicate anche per carichi pesanti e delicati, sia per imballaggi manuali che automatizzati. Le alette superiori che le contraddistinguono, non solo garantiscono una protezione completa del prodotto, ma rendono la scatola resistente anche in vista di un eventuale ampliamento.
È possibile inoltre personalizzarle e, non a caso, sono diverse le aziende che ricorrono a questa soluzione per i loro articoli: la personalizzazione permette infatti di ottenere prodotti su misura riportanti tutte le decorazioni (logo, colore ecc.) proprio di un cliente. In linea di massima, i costi che caratterizzano le scatole americane sono ridotti, e sono disponibili in differenti grammature in base al tipo di cartone utilizzato e al numero di onde interne, che determinano il peso e la resistenza delle scatole. Ogni scatola riporta una serie di simboli che indicano la composizione ed il materiale della carta di copertina, ossia: K (Kraft), L (Liner), T (Test-liner), C (camoscio), Kb (Kraft bianco), Lb (Liner bianco), Tb (Test bianco), mentre per la carta di ondulazione si utilizzano S (semichimica), M (medium), F (fluting), anche in combinazione e, infine, si specifica anche la grammatura (il peso in grammi per ogni metro quadrato di superficie).
Le differenze tra la scatola americana e la fustellata
La scatola in cartone ondulata può essere americana o fustellata: in cosa consiste la differenza? Si riduce essenzialmente al sistema di lavorazione: quella americana viene realizzata con una fustella piana (ossia lo strumento utilizzato per eseguire dei tagli in diversi materiali), mentre la seconda prevede che sulla fustella siano montate delle lame per il taglio e dei cordoni per eventuali pieghe; di conseguenza il processo di lavorazione è più complesso. Entrambe le scatole sono economiche, resistenti sia al peso che all’umidità, ecologiche e spaziose, ma il grande vantaggio di quelle fustellate è la personalizzazione della forma: la lavorazione infatti, non è vincolata ad un modello standard e si può adattare a tutte le forme desiderate, rendendola la soluzione ideale per quelle realtà che ricercano una soluzione personalizzata.
In base a quali criteri scegliere la giusta scatola
Come per qualsiasi tipo di imballaggio, la scelta della scatola da utilizzare dipende principalmente dalla tipologia di prodotto che si deve trasportare. Le scatole americane sono la scelta per antonomasia quando si ha necessità di un prodotto resistente, robusto, di un imballaggio che presenta diverse modalità di apertura e dove il fattore estetico o di design non è rilevante. I fustellati al contrario presentano maggiori possibilità di design e di personalizzazione, rendendoli perfetti per coloro che cercano dei packaging funzionali e accattivanti allo stesso tempo.