Ergonomia è una parola chiave nel mondo del packaging. Trattandosi della scienza che studia l’interazione dell’essere umano con gli ambienti in cui agisce o con gli oggetti che maneggia, allo scopo di ottimizzare le sue prestazioni e di soddisfare in maniera puntuale le sue esigenze, riguarda gli imballaggi molto da vicino, sia a livello di design che di macchinari per il confezionamento.
Design ergonomico nel packaging: creare un’esperienza utente ottimale
La dimensione comunicativa del packaging, capace di rendere un prodotto accattivante a colpo d’occhio, è un fattore determinante per intercettare gli sguardi dei consumatori che si muovono tra gli scaffali. Ma, per garantire una quota duratura e costante di vendite, da sola, non basta. Ridurre la confezione a puro involucro estetico significa considerare solamente il suo aspetto visivo e verbale, escludendone la dimensione delle modalità uso, che risulta invece di primaria importanza al fine di fidelizzare i clienti: del resto, chi riacquisterebbe un prodotto sfavillante, se non è riuscito ad utilizzarlo come si deve? Per questo, concepire un design ergonomico, in grado di rendere i packaging più intuitivi, trasportabili e semplici da usare, imprimendo allo stesso tempo una gestualità unica e immediata nella mente del consumatore, è fondamentale.
Sono molteplici le accortezze con cui rendere più accessibile l’interfaccia fisica di una confezione: prese antiscivolo, sagomature ben studiate, superfici zigrinate, impugnature facilmente gestibili, sistemi di apertura/chiusura comodi e comprensibili. Tuttavia, l’inserimento di questi elementi non può avvenire in maniera casuale, perché si corre il rischio di vanificare gli sforzi creativi che hanno portato a una determinata concezione del packaging. Pertanto, è necessaria un’attenta fase di analisi in cui valutare gli elementi distintivi di una confezione, per poi sfruttare la creatività come strumento per soddisfare anche i bisogni ergonomici dei consumatori. La strategia dunque è far sì che dall’ergonomia scaturisca lo spunto creativo atto a valorizzare le unicità di un prodotto, in modo che il cliente riesca a percepire immediatamente sia perché si distingue da tutti gli altri, sia come utilizzarlo.
Packaging user-friendly: facilitare l’apertura e la chiusura dei prodotti
Tra i vari momenti di verità che caratterizzano il rapporto packaging – consumatore, quelli di apertura e chiusura della confezione costituiscono un terreno decisivo per la sfida ergonomica. Incontrare ostacoli in queste fasi rischia di far crollare in maniera irreparabile la reputazione “user-friendly” di un packaging, in quanto infastidisce particolarmente il cliente: il cosiddetto “wrap rage”, ovvero la frustrazione di non poter comprendere o utilizzare un packaging, ha in buona parte origine quando il consumatore si accinge ad aprire (o chiudere) la confezione. Per questo le aziende devono lavorare in modo da rendere i propri packaging “easy open”, focalizzandosi ergonomicamente su diversi aspetti:
- Visibilità e chiarezza del sistema di apertura;
- Impugnabilità del sistema di apertura;
- Resistenza e fragilità del sistema di apertura;
- Forza necessaria ad aprire la confezione;
- Rigidità e scivolosità del materiale di confezionamento;
- Necessità di usare entrambe le mani;
- Capacità della confezione di rimanere intatta.