Negli ultimi anni, le macchine confezionatrici sono diventate una componente sempre più importante nel settore del confezionamento: si tratta di macchine industriali che consentono di proteggere diverse tipologie di prodotto, inclusi gli alimenti, per aumentare la loro durata, intesa come periodo di conservazione ottimali, e per diminuire il rischio di deterioramento.
Tra questi macchinari, troviamo quelle termoretraibili: ma in cosa consistono esattamente? E quali tipologie sono disponibili sul mercato? Ecco cosa sapere a riguardo e, per qualsiasi esigenza nell’ambito degli imballaggi, noi di Valsecchi Packaging siamo a vostra disposizione per offrire una vasta gamma di macchine, sistemi e prodotti per proteggere, confezionare e trasportare qualsiasi tipologia di merce.
Le macchine confezionatrici termoretraibili
Quando si parla di confezionamento, è necessario rispettare particolari accortezze nelle varie fasi, come ad esempio l’attenzione alla protezione dei prodotti dall’ossigeno e dagli agenti termici e chimico-fisici che ne altererebbero altrimenti le caratteristiche proprie. Una delle tecniche più efficaci a questo proposito per assicurare un buon imballaggio è il confezionamento termoretraibile, una tecnologia che prevede la realizzazione di un packaging sigillato basata sull’energia termica, applicata ad un film plastico. Questi macchinari possono essere manuali, semiautomatiche oppure automatiche: ma come funzionano nello specifico? Il prodotto viene inserito all’interno della macchina e avvolto da uno strato di film plastico trasparente.
Si applica in seguito calore alla confezione permettendo alla barra termo-saldante di sigillarla ermeticamente. Tale modalità di confezionamento e produzione di imballaggi è pratica, poco ingombrante, e altamente performante: il film termoretraibile infatti, oltre ad essere personalizzabile, è caratterizzato da un’eccellente impermeabilità, trasparenza e un’elevata resistenza agli agenti atmosferici e meccanica, che si rivela utile nelle fasi di trasporto e stoccaggio. Un ulteriore vantaggio da non sottovalutare è che i costi del confezionamento termoretraibile sono contenuti e garantiscono un utilizzo versatile, ideali per qualsiasi tipologia di prodotto necessaria da imballare prima di spedirla, venderla o riporla in magazzino.
Le diverse tipologie
Come accennato nel paragrafo precedente, esistono più tipologie di confezionatrici termoretraibili. Tuttavia, presentano tutte gli stessi vantaggi, quali versatilità di utilizzo, sia in termini di prodotto interessato che di forma e dimensione, protezione, per mantenere il contenuto integro e protetto, impermeabilità, resistenza (utile soprattutto in fase di trasporto e stoccaggio) e valore estetico. Di seguito invece, trovate le specifiche delle varie tipologie:
Termoretraibili manuali
Queste macchine a campana si caratterizzano per i loro prezzi accessibili, la facilità di utilizzo e sono ideali per un uso più occasionale e limitato, pensato per piccole e medie attività in cui si possono eseguire manualmente i vari passaggi del loro funzionamento.
Termoretraibili semiautomatiche
Disponibili sia nei modelli a campana che in quelli angolari, consentono di scegliere agilmente il metodo di confezionamento più veloce in base all’occasione di riferimento. Queste invece sono ideali per medie attività o per piccole imprese che però presentano delle necessità di confezionamento frequenti: qui si deve inserire il prodotto manualmente e la macchina penserà poi a tagliare e saldare in modo termico il tutto, preparando il prodotto per essere ritirato poi alla fine del nastro di trasporto.
Termoretraibili automatiche
Le più performanti ed efficienti della categoria, sono la soluzione perfetta per le industrie di grande dimensione, con necessità di confezionamento frequenti e di dimensioni considerevoli. Qui, basta posizionare il prodotto all’interno della macchina che poi penserà da sé al confezionamento.