Alzi la mano chi per almeno una volta nella vita non si è trovato alle prese con un imballaggio da fare.
Effettuare una spedizione a un conoscente, ai vostri genitori o fratelli e sorelle è stata una bega con la quale avete avuto per forza modo di averci a che fare. I più esperti del settore sono con molta probabilità, i commercianti e naturalmente la categoria degli spedizionieri. Soprattutto quei venditori che oltre ad uno store fisico in città, ne possiedono un altro parallelo e virtuale sul web. E per questo motivo giornalmente si trova ad aver a che fare con questo tipo di lavorazione da svolgere.
Imballare un prodotto è la fase finale ma non per questo la fase meno importante. Assolutamente negativo. Un imballaggio fatto a mestiere e con tutti i sacri crismi, è fondamentale e prezioso tanto quanto la merce che sta salvaguardando al suo interno. Vi conviene quindi essere attenti e cauti quanto più possibile durante quest’ultimo step che precede la spedizione del vostro oggetto, perché ne va della sua integrità. E ovviamente, vi metterete al riparo da ulteriori spese per danni eventualmente occorsi. Di materiali e modi d’uso per imballaggi ve ne sono di tantissimi, ma in questo articolo parleremo in particolare dei materiali espansi.
MATERIALI ESPANSI: ESEMPI E MODI D’IMBALLAGGI
Si inizia la rassegna con un primo materiale di cui avete quasi certamente sentito parlare almeno una volta: il poliuretano espanso. Evitando di addentrarci in formule chimiche aride e incomprensibili, potrete facilmente intuire di cosa si tratta se pensate a uno di quegli oggetti che vi passa spesso sotto il naso durante la giornata e che vi aiuta nelle faccende domestiche: la spugna. Tralasciando i paragoni con il fegato di qualche gran bevitore di vostra conoscenza, la spugna ha il pregio di essere un qualcosa di molto resiliente e quindi in grado di incassare gli urti, deformarsi per poi ritornare alla sua forma originaria. Le spugne assorbono qualsiasi liquido e lo trattengono per poi rilasciarlo e allo stesso modo, assorbono qualsiasi urto.
Il poliuretano espanso può essere tranquillamente adoperato in sottili lamine per imballare componentistica elettronica, tipo le schede elettroniche. Magari dovete spedire delle schede madri di tablet o di computer fisso o computer portatile.
Se le schede in questione che dovete inviare sono più di una, dovete tener presente che, a stretto contatto una con l’altra, potrebbero passare da elettricamente neutre ad elettricamente cariche. Positive o negative non ha importanza. Quindi per evitare frizionamenti e sfregamenti vari, ponete una lastrina di questo materiale tra una e l’altra e disattiverete qualsiasi principio d’innesco elettrico.
Ora vi presento il polietilene, altro membro golden della famiglia dei polimeri e cugino del poliuretano. Anche lui porta un nome abbastanza complicato, frutto della fantasia di qualche scienziato pignolo. Ma non fatevi trarre in inganno: anche nel suo caso, è semplice individuarlo e comprendere di cosa stiamo parlando. Molti di voi sicuramente ignoreranno di averci a che fare molto frequentemente. Eppure vi avviso che si tratta di un materiale plastico dal largo uso e consumo. Basti pensare che le famose sportine della spesa che le vostre cassiere di fiducia vi danno al supermercato, in larga parte e nella maggioranza dei casi sono composite di polietilene. Esiste ovviamente una versione espansa di questo nostro amico che viene utilizzata nelle operazioni di imballaggio. Questo per rimanere nel tema di questo articolo. E voglio proprio parlarvi di buste e ricollegarmi a quanto detto poco fa. Facciamo finta che siate appena tornati da una fiera di artigianato e abbiate comprato dei magnifici piatti in ceramica pregiata. L’idea di versare i vostri spaghetti al pomodoro su un piatto fatto a mano, dipinto su maiolica, vi fa davvero gola. Volete spedire una piccola pila di questi bellissimi piatti a quella vostra cara collega che si è trasferito lontano da voi ma col quale siete rimasti sempre in contatto? Chissà come sarebbe felice di mangiare anche lei su questi piatti fatti di maiolica. E sarebbe un gran bel peccato se, malauguratamente, strisciando uno contro l’altro, si graffiassero. Prima di fare un danno irreversibile ed essere impossibilitati a correre ai ripari, posate ognuno di essi in delle sottilissime bustine di polietilene espanso e il vostro carico giungerà a destinazione salvo e soprattutto sano.
Viviamo ormai in un mondo dove ogni cosa può essere fatta su misura per noi. A ognuno il suo, e questo vale per ogni cosa. Anche il materasso, se fatto in memory foam, ci aiuta a dormire come meglio i nostri muscoli gradiscono. Questa particolare schiuma ha capacità di memorizzare ciò che ci fa star meglio quando ci sdraiamo e riprodurcelo ogni volta che andiamo a letto. L’estate è finita ma bisogna ricordare le ultime giornate di vacanza al mare quando fuori farà un freddo cane. Ed è per questo motivo che avete incorniciato la foto più bella della vostra vacanza con gli amici e volete mandarla ad uno di loro per il suo compleanno. Le cornici in mogano costano e gli spigoli sono così tanto delicati e sensibili. Per evitare che da appuntiti, gli spigoli possano diventare smussati, bisogna che li proteggiate al meglio possibile. Ed ecco in soccorso arrivano gli angolari in foam, pieghevoli e adattabili coi quali custodirete durante tutto il tempo del viaggio il vostro simpatico quadretto dei ricordi.
Quante volte da bambini ci siamo divertiti a triturare e rompere con un colpo di mano i pezzotti e barre di polistirolo manco fossero dei mattoni e noi neanche fossimo dei karate kids? Questo intramontabile materiale, diffusissimo e onnipresente nel campo del packaging, nasce dal petrolio e viene gonfiato come un palloncino di dimensioni anche fino a 25 volte superiori attraverso un trattamento con vapor d’acqua.
Ve li ricordate quegli scatoli con la dicitura “fragile”? Faceva paura anche solo guardarli per il semplice fatto che avevate il grande timore di fare dei gran danni. Spesso all’interno contenevano prodotti molto delicati e facilmente infrangibili. Uomo avvisato, mezzo salvato. Avete da spedire un televisore? Comprate un bel sacchetto di palline di polistirolo espanso grosse come delle patate e il vostro pacco sarà sicuramente al sicuro e imballato a dovere.
Un altro modo d’impiego del polietilene espanso, è la bobina. Praticamente un rotolone di questo materiale a tipo carta col quale potrete avvolgere materiale ad esempio di fattura vetrosa o di cristallo e scongiurarne la frantumazione o crepatura durante il trasporto.
Vi ricordate la canzone “Le mille bolle blu” di Mina? Bene, non c’entra niente! Le bolle di sapone che facevate da piccoli? Neanche quelle! Ma per restare in tema di roba espansa usata per spedire pacchi, vi comunico che esiste un altro tipo di bolla. E non è solo quella d’accompagnamento che esibirà il corriere quando arriverà a destinazione. Stiamo parlando di bolle in plastica. E sai che goduria, a pacco giunto al capolinea, quando ormai quelle bolle hanno fatto il loro dovere, mettersi a schiacciarle e sentirle deflagrare come se fossero degli enormi brufoli o dei piccoli palloncini? E’ così che si unisce l’utile al dilettevole. Da valutare per prodotti meno sensibili agli urti. Ad esempio un gioco della Playstation che avete ormai terminato e del quale conoscete ogni trucco e segreto e volete rivenderlo.
Hai una scatola troppo grande e il tuo oggetto è troppo piccolo e minuto e quindi non vuoi farlo sballottare come fosse una palla da flipper impazzita? Allora compra il materiale più semplice che c’è. E trova anche la soluzione più semplice che ci sia. Un bel cuscinetto che si espande e si allarga con l’aria e riempi per benino gli spazi in modo da compattare per bene il tutto e tenere ben fermo il prodotto all’interno. Così non si potrà più muovere e correrai meno rischi di romperlo.
Hai un set di cacciaviti, pinze, martello da assemblare nello stesso posto e spedire senza che si urtino tra loro? Vuoi metterli tutti insieme e mandarli a quell’amico che te li prestò quella volta che avevi rotto il rubinetto del giardino? E’ il momento di utilizzare gli inserti in schiuma PUR dove potrai creare le sagome precise per ognuno degli arnesi e chiuderli in una scatola.
BREVI CONSIDERAZIONI SUGLI IMBALLAGGI
In conclusione, un pacco da spedire è roba abbastanza seria e forse complicata. Non muoverti come un elefante in una cristalleria. Scegli bene l’involucro, perchè la confezione può salvarti il carico. E, nella quasi totalità dei casi, anche il portafoglio.
Buon lavoro e soprattutto, buona fortuna!