Il sistema di packaging attivo e intelligente rappresenta una vera e propria rivoluzione dell’ultimo decennio. Di pari passo con lo sviluppo e l’affermazione di una nuova mentalità del consumatore e delle aziende, sempre più informati, attenti alla qualità del prodotto, al benessere individuale e a quello dell’ambiente, anche gli imballaggi stanno subendo un’evoluzione radicale verso un approccio più sofisticato. Il risultato è che la digitalizzazione nel packaging industriale sta acquisendo un livello di fiducia sempre maggiore tanto nei clienti quanto nel mercato, grazie alla sua capacità di garantire la tracciabilità dei prodotti e il loro trasporto e conservazione sicuri.
Cos’è il packaging attivo
Per packaging attivo si intende quel tipo di imballaggio che ha lo scopo di prolungare la shelf-life (durabilità) del prodotto interagendo proprio con il suo imballo. Un adeguato confezionamento del prodotto è fondamentale per difenderlo da qualsivoglia fattore possa deteriorarne la qualità e la durata, come luce, ossigeno, umidità. Questi nuovi imballaggi hanno la capacità di garantire la tracciabilità dei prodotti e di migliorarne la conservazione, interagendo con essi o con l’atmosfera interna della confezione in modo discreto, ovvero senza mai modificarne forme o colori. Monitorando costantemente la variazione e le condizioni di conservazione del prodotto, il packaging attivo comprende anche una tipologia di imballi pensati specificamente per monitorare e segnalare eventuali cambiamenti di temperatura all’interno della confezione o il tempo rimasto prima della scadenza di un prodotto alimentare attraverso etichette adesive, microchip, sensori o altre tecnologie intelligenti.
Le caratteristiche principali
Il packaging attivo è un sottogruppo di un insieme più ampio di sistemi di confezionamento in grado di monitorare le condizioni di un prodotto per garantirne la conservazione e un trasporto che non ne determini variazioni di alcun tipo. Oltre alla tipologia “attivo”, stanno diventando sempre più diffusi e utilizzati sul mercato i sistemi di imballaggio “intelligenti” e “smart”. Se questi ultimi due consistono in indicatori, valvole e tecnologie che segnalano il livello di conservazione e di sicurezza del prodotto, ciò che distingue il packaging attivo dagli altri due sottogruppi è la sua interazione diretta con il prodotto imballato e l’ambiente circostante, ovvero il suo ruolo “attivo” nella conservazione.
Questi particolari tipi di imballi svolgono un’azione diretta e costante sul prodotto rilasciando sostanze protettive, catturando e assorbendo sostanze indesiderate ed eliminando eventuali gas nocivi. Fra questi, alcuni imballaggi attivi hanno la funzione specifica di assorbire ossigeno, etilene, umidità, per ostacolare la formazione di batteri e muffe e garantire l’integrità del prodotto ed un prolungamento della sua durabilità; altri rilasciano sostanze antimicrobiche e antiossidanti; altri ancora contribuiscono ad innescare reazione chimiche nell’ambiente interno dell’involucro con il fine di riscaldare o raffreddare il contenuto in breve tempo.
Packaging attivo: un imballaggio di alta tecnologia
Il packaging attivo è protagonista di un nuovo scenario nel sistema dell’imballaggio volto a soddisfare le richieste di un pubblico di giorno in giorno più digitalizzato. Ricapitolando, tale tipo di imballaggio agisce rilasciando sostanze stabilizzanti, antiossidanti e conservanti, o captando sostanze dannose per il prodotto, in modo da allungarne la vita e certificarne l’alta qualità. Alcuni esempi di imballaggi attivi sono: i foglietti assorbenti, costituiti da un materiale che assorbe eventuali liquidi rilasciati dal prodotto; le bustine assorbi-ossigeno, che catturano il gas presente nell’involucro col fine di impedire la formazione di microorganismi e alterazioni; il materiale assorbi-etilene, che rallenta la maturazione del gas sia nelle singole confezioni, sia nei magazzini in cui sono conservate; gli involucri che rilasciano aromi, antiossidanti ed enzimi, per impedire la formazione di microrganismi patogeni e batteri che causino la deperibilità del prodotto. L’alta tecnologia rappresentata dal packaging attivo costituisce una vera e propria svolta nella missione di allungare il più possibile i tempi e la qualità di conservazione dei prodotti.