Il packaging multimateriale è una soluzione sempre più diffusa, viste le alte prestazioni che garantisce. A questi grandi benefici in termini di conservazione e resistenza si abbinano però sfide ambientali di primaria importanza: notoriamente il packaging monomateriale è più facile da riciclare, ma le tendenze che stanno prendendo piede assicurano un futuro green anche alle confezioni composte da più materiali. Scopriamo vantaggi e prospettive di questa particolare tipologia di imballaggio.
Cos’è il packaging multimateriale e perché è importante
Con packaging multimateriale s’intende un imballaggio per la cui realizzazione sono stati impiegati due o più materiali diversi. Alcuni esempi: una bottiglia di vetro con un tappo di plastica e un’etichetta di carta, oppure una busta di caffè costituita da più strati, tra i quali carta, film plastici e fogli di metallo per proteggere il contenuto dall’umidità e dall’ossigeno.
Le combinazioni sono pressoché infinite e il valore del packaging multimateriale risiede proprio in questo, cioè nell’unire in un’unica confezione le peculiarità di diversi materiali, aprendo ad una notevole versatilità d’impiego.
I vantaggi e le sfide del packaging multimateriale
I vantaggi di questa specifica tipologia di packaging, oltre alla versatilità, sono facilmente intuibili: la combinazione di più materiali nello stesso imballaggio garantisce un generale aumento di resistenza, durata e capacità di conservazione.
Accanto a questi vantaggi, ci sono però alcuni nodi da sciogliere, che riguardano la riciclabilità del packaging multimateriale. Con i monomateriali la situazione è lineare: essendo composti da un solo materiale, il riciclo avviene in maniera semplice ed efficiente, mettendo in atto i processi richiesti da quel materiale specifico. Se invece i materiali sono di più non si può procedere allo stesso modo, ma bisogna separare ogni singolo componente e lavorarlo autonomamente: anche la gestione del rifiuto dell’imballaggio da parte del consumatore può dunque aiutare. Le sfide relative al packaging multimateriale vanno tutte in questa direzione, al fine di migliorarne la riciclabilità.
Il futuro del packaging multimateriale: previsioni e tendenze
Le aziende attive nel mondo del packaging si stanno adoperando per risolvere la questione della riciclabilità degli imballaggi multimateriale. In questo senso, sembrano essere tre le principali strade percorribili:
- Progettare packaging che favoriscano la separazione tra strati. A questo scopo si lavora soprattutto a livello di etichette, spesso responsabili degli inceppamenti delle macchine addette al riciclaggio. Si producono così adesivi facilmente separabili dalla confezione, in modo che sia il consumatore a rimuoverla con facilità, oppure si adottano soluzioni, spesso biodegradabili, che letteralmente scompaiono in fase di riciclo. La sfida è garantire la stessa efficienza delle etichette comuni;
- Sviluppare imballaggi che impieghino materiali biodegradabili. Non si parla in questo caso di etichette, ma del packaging vero e proprio. Realizzarlo con materiali biodegradabili ed ecosostenibili elimina il problema del riciclo, anche alla luce del fatto che possono essere combinati tra loro. Un esempio? Le bioplastiche, che, grazie alla loro biodegradabilità, sono sempre più impiegate nel settore packaging e possono essere adoperate per creare materiali compositi;
- Utilizzare, in fase di riciclo, tecnologie di riciclaggio avanzato. Un’altra strategia sempre più in voga è quella di intervenire sul packaging non nella fase di progettazione, ma direttamente in quella di riciclaggio. Ci sono particolari procedimenti, come la pirolisi, la gassificazione o la solvolisi, che riescono a scomporre gli imballaggi nelle loro componenti base, lavorandole singolarmente.