La reggiatrice è una macchina automatica o semiautomatica eccellente per garantire la protezione delle merci durante il loro trasporto e stoccaggio. Per individuare la reggiatrice più idonea alle proprie esigenze, è fondamentale valutare diversi parametri tra cui la tipologia di regge, la facilità di sostituzione della bobina, la velocità di avanzamento e la semplicità d’uso.
A cosa serve la reggiatrice?
La reggiatrice, detta anche reggettatrice, è un dispositivo fisso o portatile utile a legare prodotti, più precisamente ad avvolgerli con almeno due strisce metalliche o due nastri di plastica, detti regge o reggette, con lo scopo di mantenere la merce unita e proteggerla durante il trasporto. Le reggiatrici possono essere utilizzate per fissare quasi tutto, dai prodotti più fragili a quelli più ingombranti. Queste macchine vengono principalmente utilizzate per avvolgere la reggia intorno a pallet carichi di merce, oppure direttamente intorno alla merce per sigillarla ed evitarne la dispersione. Le reggiatrici funzionano per mezzo di tensione regolata affinché il prodotto sia perfettamente bloccato, in un’azione che può essere svolta sia verticalmente che orizzontalmente.
Le diverse tipologie di reggiatrice
Esistono tre tipi diversi di reggiatrici: automatiche, semiautomatiche e manuali. Se lo scopo è quello di realizzare la reggiatura di grandi quantità di merci, è consigliato il ricorso a reggiatrici automatizzate. Questi tipi di macchine, infatti, accelerano notevolmente le operazioni, perché effettuano automaticamente il serraggio e la sigillatura delle reggette. Le reggiatrici, inoltre, possono essere suddivise in altre due sottocategorie: reggiatrici ad arco e reggiatrici da tavolo. Per esigenze di maggiore mobilità, è consigliato l’acquisto di tendireggia portatili, manuali o elettrici.
Perché bisogna valutarne l’acquisto
È fondamentale orientarsi verso l’acquisto del tipo di reggiatrice più idoneo ai propri scopi. Il tendireggia è una reggiatrice manuale portatile adatta alla gamma più ampia di imballaggi. Infatti, queste macchine consentono di realizzare la reggiatura sia orizzontalmente sia verticalmente e di legare i pallet carichi di merce in maniera pratica e agevole, e possono essere utilizzate su postazioni di lavoro sia fisse che mobili. Sono anche i dispositivi più economici, adatti a piccole aziende con bassa cadenza di reggiatura (meno di 50 operazioni all’ora).
Le reggiatrici automatiche invece, sono molto più costose, con prezzo che varia a seconda delle loro caratteristiche e dimensioni. Tuttavia, sono molto facili da usare e non richiedono l’intervento di un operatore: in grado di realizzare fino a 60 operazioni al minuto, questi modelli rilevano la presenza della merce su un trasportatore e attivano l’operazione di reggiatura in automatico. All’operatore, è solamente richiesto di premere un pedale o un pulsante. Le reggiatrici ad arco, infine, possono essere automatiche o semiautomatiche e richiedono un intervento limitato da parte dell’operatore.
Per scegliere la reggitrice ad arco adatta, definendo soprattutto la dimensione ottimale dell’arco, è fondamentale individuare le dimensioni massime della merce da reggettare. Un altro fattore da definire è la velocità di reggiatura, in base alla quale bisogna valutare se scegliere un modello tradizionale o un modello più efficiente, come una reggiatrice ad alta velocità. Le reggiatrici da tavolo sono, invece, macchine semiautomatiche che richiedono l’intervento dell’operatore, al quale è richiesto di posizionare la merce, premere un pulsante per avviare l’operazione di reggiatura e rimuovere la merce al termine dell’operazione.
Si tratta di macchine meno costose rispetto alle altre tipologie e adatte a legare quantità ridotte di merce, sia in operazioni di reggiatura ripetitive che per operazioni occasionali o d’urgenza. Il vantaggio di questo tipo di reggiatrici è che possono legare insieme merci di qualsiasi dimensioni e il loro tempo di ciclo è molto breve (circa 2,5 secondi). Permane, però, lo svantaggio del necessario intervento dell’operatore affinché l’operazione abbia inizio, motivo per cui queste reggiatrici sono particolarmente adatte per operazioni di reggiatura a cadenza bassa o media.