Nell’era del digitale, un’epoca in cui soprattutto dopo l’avvento del Covid-19 il mondo online ha preso il sopravvento su quello fisico, il settore dell’e-commerce è divenuto fondamentale sia per dare alle persone la possibilità di procurarsi lo stretto necessario, che di concedersi qualche sfizio.
E’ proprio in quest’ottica che è stata rivista l’importanza da attribuire alle varie fasi che rendono possibile questo servizio, tra cui quella dell’imballaggio.
Il packaging finalizzato alla spedizione
La fase di imballaggio, oggi definita col termine packaging, ha da sempre un ruolo fondamentale non solo per gli e-commerce, ma anche per tutti i negozi fisici e le attività che hanno sempre dedicato o hanno dovuto convertire parte del loro business nella vendita tramite spedizione.
La strategia del packaging sottostà a diverse variabili, in quanto l’imballaggio deve necessariamente:
– garantire la perfetta conservazione della merce;
– mantenere un vantaggio economico per non compromettere l’acquisto da parte del consumatore;
– garantire la praticità nel trasporto.
Evoluzione e ottimizzazione del packaging
Oltre alle varie caratteristiche elencate sopra, proprie del packaging finalizzato alla spedizione, è doveroso tenere conto anche di come la sua funzione di strumento di marketing abbia creato, soprattutto in passato, difficoltà dal punto di vista logistico e di contenimento dei costi.
Il packaging per un’azienda è sempre stato una sorta di biglietto da visita, una parte integrante del brand, pertanto nel corso del tempo si è rivelato fondamentale coniugare questo aspetto con la sua funzionalità.
E’ proprio da questa urgenza che nasce il packaging da trasporto, pensato e ideato in base alle misure standardizzate stabilite a livello internazionale per ottimizzare i trasporti:
– misure standardizzate;
– riduzione dei costi di produzione dei materiale di imballaggio;
– ottimizzazione degli spazi sui mezzi di trasporto;
– miglioramento del servizio offerto al cliente.
Il packaging in funzione del tipo di prodotto
Nell’approcciarsi al mondo della distribuzione un’azienda deve quindi porsi diversi interrogativi ed analizzare vari aspetti prima di poter definire la sua strategia di packaging, partendo dallo studio del proprio prodotto.
Se l’obiettivo finale è quello di far arrivare il prodotto nelle mani del consumatore senza alcun danno, vanno valutate attentamente:
– fragilità, peso e dimensioni del prodotto;
– tipologia di materiali di imballaggio;
– modalità efficaci di trasporto del prodotto imballato.
Un caso complesso: pacchi voluminosi e pesanti
Tutte le considerazioni finora fatte sull’importanza del packaging diventano ancora più significative quando si presentano casi più complessi di altri, come l’esigenza di imballare un pacco molto pesante e/o voluminoso.
E’ palese come questo tipo di merce risulti più difficile da trasportare, motivo per cui diventano fondamentali la scelta dei materiali e della modalità di imballaggio.
Un corretto imballo permette di preservare l’integrità e la funzionalità della merce spedita, anche in caso di lunghi tragitti.
L’importanza del materiale di imballaggio
Ci sono due consigli fondamentali da seguire per ottenere un imballaggio corretto e funzionale, ossia sigillare perfettamente il pacco ed evitare sporgenze di qualsiasi tipo.
Nella lista di materiali di imballaggio che devono essere attentamente selezionati rientrano anche questi accessori: uno scotch resistente e applicato sui punti giusti può evitare che si originino crepe o fessure, così come un contenitore delle giuste dimensioni permette di evitare che qualcosa sporga dal pacco, evento pericoloso soprattutto se si tratta di elementi fragili o infiammabili.
L’importanza dell’imballaggio interno
Fondamentale come la scelta dei materiali è occuparsi dell’imballaggio interno oltre che di quello esterno: se realizzato correttamente, permette di creare una sorta di bolla protettiva attorno alla merce, proteggendola dagli urti.
I materiali più conosciuti e comunemente usati per l’imballaggio interno di prodotti voluminosi e/o pesanti vanno da quelli che sfruttano la pressione dell’aria (pluriball, polietilene espanso), a quelli più leggeri e modellabili (come l’EPS, schiuma in polistirolo espanso), alla semplice carta o cartone (la carta multistrato è invece consigliata se si vuole proteggere la merce anche dall’umidità).
Il giusto materiale va abbinato alla corretta modalità di imbottitura, che varia in base alla tipologia di merce (peso, volume, fragilità ecc.) e anche al tragitto che dovrà fare (lungo/corto, via nave/via aereo ecc.). Ad esempio, un ottimo metodo per proteggere oggetti piccoli e fragili è quello dell'”avvolgimento” con fogli di vario materiale (carta, pluriball ecc.), che non può essere però utilizzato per l’imballaggio di oggetti pesanti o voluminosi. In quest’ultimo caso può essere più indicato un sistema di “sospensione” tramite l’uso di cinghie di vario genere che tengano a distanza il pacco dalle pareti dell’imballo.
La fase del packaging è quindi di fondamentale importanza, soprattutto nel caso di pacchi voluminosi e pesanti.
E’ consigliato prestare attenzione a tutti gli aspetti sopra trattati, senza perdere di vista le esigenze dettate dal tipo di prodotto e il tipo di tragitto.